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venerdì, Novembre 22, 2024

Ha preso soldi per scrivere favorevolmente su Putin. “Rompere l’etica giornalistica”

Ha preso soldi per scrivere favorevolmente su Putin. “Rompere l’etica giornalistica”. Così ha definito lo scandalo di corruzione scoppiato in Germania la settimana scorsa.

Accettare pagamenti segreti è una chiara violazione dell’etica giornalistica, ha affermato Lutz Kinkel, direttore generale del Centro europeo per la libertà della stampa e dei media (ECPMF). Così ha definito lo scandalo di corruzione scoppiato in Germania la settimana scorsa. Hubert Seipel, giornalista tedesco ed “esperto” di Russia, ha preso soldi per scrivere libri di inni su Vladimir Putin. Nei suoi commenti e nei suoi documenti ha costruito un’immagine positiva della Russia e del suo dittatore.

Seipel è stato corrotto dall’oligarca di Putin con la somma di 600.000 PLN. Euro. Alla stazione ARD era considerato un esperto che spiegava le azioni di Putin, che “ha trascorso più tempo con il capo del Cremlino di qualsiasi altro giornalista occidentale”.

Soldi da un oligarca russo

Si è scoperto che il 73enne Seipel, da anni amico del capo del Cremlino, ha ricevuto l’equivalente di 600.000 PLN. euro dal “fondo di sponsorizzazione” dell’oligarca russo Alexei Mordashov, uno stretto confidente di Putin. “Hubert Seipel ha distrutto la sua carriera e la sua credibilità. Il suo caso mostra anche la mano lunga della disinformazione russa”, ha osservato Kinkel in un commento per l’agenzia di stampa polacca.

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“Questo scandalo è stato denunciato da giornalisti investigativi, tra cui i beneficiari del giornalismo investigativo per l’UE (IJ4EU) e i vincitori dell’Impact Award. Ciò non solo mette Seipel di fronte alle conseguenze, ma evidenzia anche l’importanza del giornalismo investigativo nel mantenere gli standard professionali”, ha sottolineato Kinkel.

Dai risultati di ZDF e “Spiegel” emerge che nel marzo 2018 Seipel ha firmato un accordo di sponsorizzazione con la società caraibica De Vere Worldwide Corporation, legata a Mordashov. Grazie a ciò, il libro pianificato dal giornalista “Putin’s Power. Perché l’Europa ha bisogno della Russia”, pubblicato nel 2021, ha ricevuto “il sostegno per lo sviluppo del progetto”. Il contratto prevede che “Seipel aveva già firmato un contratto simile nel 2013”, cosa che lo stesso giornalista non smentisce. Seipel ha ammesso di aver ricevuto il pagamento, ma sostiene che il denaro del Cremlino non avrebbe avuto alcuna influenza sul contenuto del suo libro.

Scandalo nei media tedeschi

La stampa tedesca, commentando il caso, sostiene che uno scandalo simile non si era mai verificato nei 73 anni di storia dell’ARD. Da oltre un decennio questa emittente pubblica trasmette documentari e interviste di Hubert Seipel, un giornalista corrotto dal Cremlino, ha scritto giovedì il portale quotidiano Bild, chiedendosi perché queste attività non siano state denunciate per così tanto tempo. In risposta alle notizie dei media sull’argomento, la casa editrice di Amburgo Hoffmann und Campe, che ha pubblicato i libri di Seipel su Putin, ha già smesso di venderli. 

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