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lunedì, Aprile 7, 2025

In Europa nasce un piano. La Francia vuole colpire più duramente. Esiste anche un’“opzione nucleare”

In Europa nasce un piano. La Francia vuole colpire più duramente. Esiste anche un’“opzione nucleare”. No, non siamo in Ungheria.

In Europa nasce un piano. Un duro colpo alle Big Tech, il “cuore pulsante” dell’imprenditoria americana: è così che la Francia vuole “punire” Donald Trump per la guerra commerciale dichiarata contro l’Unione Europea. Un paese dell’UE è fermamente contrario. No, non siamo in Ungheria.

Macron furioso con Trump: “Brutali e infondati”: sono queste le parole con cui il presidente francese Emmanuel Macron ha descritto i dazi annunciati la scorsa settimana da Donald Trump . Macron ha annunciato che, nell’ambito delle misure di ritorsione, la Francia potrebbe sospendere gli investimenti previsti negli Stati Uniti.  Non ha escluso neanche una nuova tassa sui servizi digitali, che potrebbe colpire direttamente le aziende tecnologiche americane, le cosiddette Big Tech.

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Tassa digitale e normative severe? Il ministro dell’Economia e delle Finanze francese Eric Lombard è andato ancora oltre nelle sue dichiarazioni . In un’intervista rilasciata a Le Journal Du Dimanche, ha annunciato che, oltre alla tassa digitale, la Francia potrebbe colpire le Big Tech con nuove normative. “Possiamo inasprire i requisiti amministrativi o regolamentare l’uso dei dati”, ha affermato. 

L’Irlanda pone il veto: tuttavia,  all’interno dell’Unione Europea non c’è unanimità su tali azioni. L’Irlanda, sede delle sedi centrali europee dei giganti della tecnologia, si oppone fermamente all’introduzione di una tassa digitale o di qualsiasi regolamentazione che prenda di mira aziende come Google, Facebook, Amazon, Microsoft o Apple.

Voce della CE: La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato l’importanza del settore tecnologico come potenziale area di azioni di ritorsione, ma ha sottolineato la necessità di un approccio cauto. Non c’è dubbio che un attacco diretto alle grandi aziende tecnologiche incontrerebbe una risposta furiosa da parte di Washington. Non è un segreto che negli ultimi mesi  i CEO delle grandi aziende tecnologiche come Elon Musk , Jeff Bezos e Mark Zuckerberg abbiano stretto relazioni molto strette con il presidente Donald Trump.

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L’UE ha un “bazooka” in mano. Oserai sparare?  Uno degli strumenti politici più pericolosi nelle mani di Bruxelles è lo  Strumento anticoercitivo (ACI). Il suo scopo è proteggere gli interessi dell’UE dalla coercizione economica dei paesi terzi. L’ACI, detto anche “bazooka” (per la sua potenza d’urto), consente alla Comunità di adottare un’ampia gamma di misure di ritorsione . Ad esempio, l’UE può bloccare gli investimenti, introdurre restrizioni all’accesso al settore bancario, assicurativo o ad altri settori dei servizi finanziari, oppure ritirare certificati e licenze per l’accesso al mercato UE alle aziende dei paesi che ricorrono alla coercizione.

Ancora più importante, le decisioni in merito all’utilizzo dell’ACI vengono prese a maggioranza qualificata dal Consiglio dell’UE, non all’unanimità.  Ciò significa che alcuni paesi possono votare contro o astenersi, ma lo strumento può comunque essere attivato se la maggioranza è “a favore”.

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Fonti: POLITICO ,  “The Guardian” ,  “Le Journal du Dimanche”



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